MICHELE MIRABELLA AMBASCIATORE DEL GIOVANNI PAOLO II

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Gettate le basi per la costituzione di una Fondazione tra l’Oncologico di Bari e l’IRCCS “Crob” di Rionero in Vulture

Nuovo incarico in salsa meridionale per il conduttore televisivo, regista e scrittore, Michele Mirabella.

Il classicista e oramai anche un po’ medico, noto per la capacità di esporre sul piccolo schermo argomenti che appartengono alla sfera diagnostico-terapeutica attraverso un linguaggio efficace e chiaro, è stato nominato Ambasciatore del Giovanni Paolo II di Bari. Il mandato è stato sancito venerdì in occasione del convegno dal titolo “La Comunicazione in sanità”, con la consegna di una targa da parte del Presidente del Consiglio di Indirizzo e verifica dell’Oncologico, Emanuele Sannicandro.

«Questo ruolo implica una responsabilità immediata. Mi impegno con l’Istituto da subito, senza tentennamenti e dubbi», ha commentato Mirabella presidente regionale dell’AIRC (Associazione

Italiana per la Ricerca sul Cancro) reduce da momenti di intensa commozione durante la visita dei reparti dell’Istituto, prima di invocare una riflessione meticolosa sulla comunicazione, catapultando il pubblico in una Lectio Magistralis di elevato spessore.

Con l’eloquenza di pochi, Mirabella ha spaziato da Ulisse e dalla invenzione della condivisione di un evento all’italiano infarcito di anglismi, in un mix di ilarità e approccio nozionistico.

Ha gettato le basi per la costituzione di una Fondazione tra l’Oncologico di Bari e l’IRCCS “Crob”

di Rionero in Vulture, il Direttore Generale dell’Istituto lucano, Giuseppe Nicolò Cugno «Il sogno che ha sempre accomunato me e il collega nonché amico e vostro direttore generale Vito Antonio Delvino, è la costruzione di un asse di istituti oncologici meridionali, che andasse dal Pascale di Napoli, passando per il Crob e arrivando a Bari, con l’obiettivo di creare un fronte che facesse sentire a livello nazionale una forte voce meridionale. Non abbiamo da invidiare nulla ad altri istituti oncologici. Oggi con questa mia presenza qui e con l’aiuto di Mirabella, chissà che questo sogno non diventi realtà», ha concluso Cugno.

Un lungo applauso ha segnato anche l’intervento del Professor Antonio Moschetta, ordinario di Medicina Interna dell’Università di Bari e Presidente del corso di laurea di Medicina e Chirurgia, che ha incentrato la conversazione sulla ricerca e sul narcisismo di natura intrinseca presente in ogni scienziato. «La sconfitta nella scienza è come l’errore, il principio più grande della didattica. E quindi le sconfitte vanno anche comunicate, proprio per conoscere il valore della crescita».

Dopo i saluti e una breve disamina sul tema della comunicazione in sanità da parte di Emanuele Sannicandro e del Direttore Scientifico Giampietro Gasparini, il Direttore Generale Vito Antonio Delvino ha acceso i riflettori su “La comunicazione nel rapporto tra medico e paziente”, consapevole dell’impossibilità di rinunciare al web quale nuova fonte di informazione e troppo spesso, autodiagnosi.

Bari, 30.01.2017

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