Le proposte di Tavolo Verde Basilicata

Tavolo verde
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L’eccezionale ondata di neve e freddo della prima decade di Gennaio che ha colpito tra le altre regioni anche la Basilicata, ha messo in ginocchio l’intero settore agricolo-zootecnico regionale. Rilevanti sono i danni diretti ed indiretti subiti da migliaia di aziende agricole con notevoli perdite in primo luogo dei frutti pendenti. La distruzione per gelo di migliaia di ettari coltivati ad orticole in campo e sotto serra testimoniano lo stato disastroso in cui versa l’agricoltura; un altro colpo ai già fragili bilanci economici aziendali che potrebbe costituire un ulteriore fattore di abbandono di molte aziende con conseguenze negative sulle produzioni agroalimentari, sull’occupazione e più in generale sulle economie territoriali. Alcuni dati relativi alla distruzione di orticole, frutti pendenti, settore zootecnico ci segnalano che solo per l’area Metapontina, i danni superano i 10 milioni di euro; difficile al momento determinare quelli permanenti agli impianti arborei e alle strutture agricole. Tavolo verde ritiene che la regione Basilicata e il Governo Nazionale, insieme agli enti locali, debbano dare risposte concrete e in tempi brevi, con strumenti ed interventi straordinari e non ordinari a sostegno dei produttori agricoli e di chi è legato a diverso titolo al mondo dell’agricoltura; al contempo si auspica che anche la struttura tecnica a sostegno delle istituzioni venga posta prontamente a disposizione dei territori in modo da evitare il solito scarica barile convinti come siamo che “una buona politica fa una buona amministrazione”.

Tavolo Verde Basilicata facendo proprie le proposte emerse durante l’assemblea del 22/01/2017 tenutasi a Marconia presso la Delegazione Comunale, a cui sono intervenuti Assessori Regionali, Sindaci, Parlamentari e produttori agricoli le inoltra a tutti i livelli Istituzionali, forze politiche, organizzazioni di categoria, associazioni culturali, per superare la crisi del settore agricolo-zootecnico aggravatasi in seguito all’eccezionale evento calamitoso della prima decade di Gennaio.

  • Il Governo preveda, dentro il decreto per l’emergenza, la costituzione di una task force estranea ai territori, per verificare i danni: condizione necessaria per evitare atti di privilegio e di clientelismo e per assicurare massima trasparenza e celerità alle procedure;
  • Prevedere l’annullamento di tasse, contributi INPS 2017-2018 e quanto dovuto dalle aziende allo Stato e alla Regione, cominciando dal tributo 660 dei consorzi di bonifica e contributi E.I.P.L.I per il quale l’Ente preposto sta comunicando all’utenza l’avviso di pagamento (dopo il danno, anche la beffa);
  • Rinviare, per i tempi necessari, le scadenze bancarie, in attesa della ripresa del settore primario, senza more e senza interessi;
  • Ritirare le produzioni danneggiate e/o invendute, come agrumi, ortaggi e frutta, attraverso un istituto tipo AIMA, che risarcisca i produttori per i danni subiti;
  • Prevedere interventi sulle strutture che rifinanziano al 100% i danni subiti, come è previsto nei regolamenti comunitari in caso di calamità eccezionali, come quella che si è verificata;
  • Prevedere per le aziende che hanno subito danni, la rateizzazione dei debiti con Equitalia in dieci anni, come prevedeva la vecchia normativa antecedente alla nuova riforma;
  • Bloccare tutte le procedure per le aziende all’asta, discutendo nel frattempo le 13 proposte che il Tavolo Verde ha presentato per modificare la legge sulle aste giudiziarie;
  • Impegnare l’Ismea, insieme alle Regioni, a riassegnare le aziende  ai possessori-conduttori morosi attraverso accordi bilaterali;
  • Chiudere la vergognosa vicenda dell’indebitamento INPS delle aziende, accogliendo le proposte del Tavolo Verde che prevedono: il rispetto di una legge dello Stato, e cioè la cancellazione dei debiti prescritti e per quelli non prescritti di utilizzare lo stesso trattamento che l’Inps ha tenuto con le Banche Unicredit e Deutsche Bank.

24/01/2017

 

TAVOLO VERDE BASILICATA

(Coordinatore Regionale: Francesco M. Malvasi)

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