“ Febbre del gioco in preoccupante crescita”.

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La percentuale di studenti che riferisce di aver giocato somme di denaro almeno una volta negli ultimi dodici mesi si incrementa tra il 2014 e il 2015 di ben 3 punti percentuali passando dal 39% del 2014 al 42 % del 2015, una percentuale che si attesta al 42,9% con riferimento alla popolazione compresa  nella fascia  tra i 15 e i 64 anni di età( in termini assoluti parliamo di ben 17 milioni di italiani) dei quali il 5-6% sono giocatori patologici, cioè manifestano una dipendenza patologica incontrollabile oppure problematici, cioè giocano frequentemente e sono a forte rischio evolutivo anche se non hanno ancora sviluppato una vera e propria dipendenza patologica.  84,5  i miliardi di euro investiti nel 2015 dagli italiani nel gioco e 3648 le slot machine da bar o da sala giochi presenti sul territorio regionale della Basilicata“ Sono i numeri relativi alla ludopatia  contenuti nella relazione finale della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle infiltrazioni criminali nel gioco lecito ed illecito  e che testimoniano come il gioco d’azzardo più che un fenomeno sociale sia una vera e propria malattia in grado non solo di asciugare le tasche e i conti correnti di quanti decidono di investire nel gioco ma anche di compromettere i rapporti familiari, di pregiudicare le attività personali o lavorative e di determinare veri e propri disturbi psichiatrici”. A sostenerlo è Michele Napoli, Presidente del Gruppo Consiliare Forza Italia di Basilicata, che fa notare come la Commissione Parlamentare d’Inchiesta oltre a certificare che il settore del gioco e delle scommesse è divenuto particolarmente vulnerabile alle infiltrazioni mafiose e alle più varie forme di illiceità, esprime la necessità di un nuovo modello di governance della vigilanza, realmente improntato all’efficacia e all’efficienza dei controlli. Per Napoli “ occorre porre in essere una forte azione di coordinamento delle misure di contrasto al gioco d’azzardo patologico previste negli ambiti dell’informazione, della prevenzione, della formazione degli operatori socio sanitari, della cura e riabilitazione delle persone che ne hanno bisogno, nonché del controllo delle attività illecite”. “E’ favorendo concrete sinergie tra i diversi livelli istituzionali cui la legge attribuisce competenze in tema di contrasto alla ludopatia”, ha concluso l’esponente di Forza Italia, “e coinvolgendo tutti i soggetti interessati della società che  potrà realizzarsi quel salto di qualità sul piano dei risultati che le dimensioni del fenomeno del gioco d’azzardo richiedono”

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