NELLO SPAZIO MURAT DI BARI PROSEGUE TRAME. REALTÀ, ARTE, CINEMA INVENZIONE

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La mostra a cura di Francesca Girelli e Davide Quadrio è dedicata al lavoro di otto artisti tra i più seguiti della scena internazionale. Sabato 14 e 21 gennaio appuntamento con un laboratorio per bambini e due incontri che coinvolgeranno Thomas Sauvin, Domingo Milella, Francesco Zanot e Massimo Torrigiani, direttore del nascente polo per l’arte contemporanea. Ogni mercoledì e sabato visite guidate in collaborazione con l’associazione culturale Achrome

Nello Spazio Murat in Piazza del Ferrarese a Bari prosegue sino al 5 febbraio (ingresso 3 euro – ridotto 2 euro – info www.spaziomurat.it) la mostra “Trame. Realtà, arte, cinema invenzione”, a cura di Francesca Girelli e Davide Quadrio, dedicata al lavoro di otto artisti (John Akomfrah, The Atlas Group, Yto Barrada, Rossella Biscotti, Ho Tzu Nyen, João Penalva, Thomas Sauvin e Wu Tsang) tra i più seguiti della scena internazionale. Con questa mostra inizia ufficialmente le sue attività espositive il nascente polo per l’arte e la cultura contemporanea di Bari, fortemente voluto dal Comune e diretto da Massimo Torrigiani. L’apertura al pubblico è prevista dal martedì al sabato dalle 11 alle 20.30 e la domenica dalle 11 alle 13.30 e dalle 16 alle 20.30. Grazie al sostegno di Poste Italiane, la mostra propone anche un ricco programma di visite guidate, in collaborazione con l’associazione culturale Achrome (ogni mercoledì dalle 11.30 alle 12.30 e dalle 13 alle 14 e ogni sabato dalle 11.30 alle 12.30 e dalle 17 alle 18), di incontri pubblici e laboratori per bambini. Trame esplora i modi in cui l’arte risponde alla sfida dei media nell’esplorazione dei territori di confine, formali e morali, tra verità e finzione. Come nascono i miti, la Storia, quello in cui crediamo? Spina dorsale della mostra è il cinema, anche documentario: un dispositivo sempre più utilizzato dagli artisti per colmare i vuoti e le fratture che ci separano dalle costruzioni mitologiche, dai segreti della loro durata.

Sabato 14 gennaio doppio appuntamento con l’artista Thomas Sauvin. Dalle 11 alle 12.30 l’artista terrà il laboratorio per bambini (dai 5 ai 10 anni) nel quale esplorerà il mondo della “La miniera d’argento” di Pechino. Sauvin guiderà i partecipanti alla scoperta delle fotografie del suo archivio, da utilizzare come materiali di partenza per dare vita a nuove storie e nuovi mondi, e costruire una piccola collezione unica e personale. Ingresso gratuito su prenotazione fino a esaurimento posti. Laboratorio in inglese con traduzione. Dalle 18.30 il ricercatore e archivista francese presenterà “Beijing Silvermine”, un archivio di oltre mezzo milione di immagini recuperate nell’arco di sette anni in un impianto di riciclaggio alla periferia di Pechino. Il progetto, parte integrante della mostra Trame, offre un ritratto unico della capitale cinese e della vita dei suoi abitanti nel decennio successivo alla rivoluzione culturale. Ingresso su prenotazione fino a esaurimento posti; costo compreso nel biglietto d’ingresso alla mostra. Incontro in inglese con traduzione in italiano. Per tutta la durata dell’evento, la sala cinema della mostra sarà chiusa al pubblico. Collezionista di fotografie e photo-editor francese residente a Pechino, Sauvin ha precedentemente esposto Beijing Silvermine, l’opera in mostra a Bari, alla galleria Paris-Beijing di Bruxelles, al Festival Images di Vevey (Svizzera), al Chicago Museum of Contemporary Photography, al 4A Centre for Contemporary Asian Art di Sydney e al Lianzhou Foto Festival, dove gli è stato assegnato il New Photography Award of the Year 2013. Silvermine, un’edizione limitata di album di fotografie provenienti dal suo archivio, è stato selezionato tra i finalisti del Paris Photo Aperture Foundation First Photobook Award 2013. Collabora dal 2006 all’Archive of Modern Conflict di Londra.

Sabato 21 gennaio alle 18.30 spazio all’incontro La forma del tempo durante il quale Domingo Milella dialogherà con il critico e curatore di fotografia Francesco Zanot e con il direttore del nascente polo per l’arte contemporanea di Bari Massimo Torrigiani. L’artista barese presenterà le fotografie da lui realizzate nel corso di quindici anni di viaggi nel tempo e nello spazio, alla scoperta del dialogo che sussiste da sempre tra uomo e natura. Solitario, la mostra personale che raccoglie una selezione di 190 immagini dall’archivio dell’artista, è visitabile nella galleria Doppelgaenger di Bari fino al 31 Gennaio. Ingresso su prenotazione fino a esaurimento posti; costo compreso nel biglietto d’ingresso alla mostra. Per tutta la durata dell’evento, la sala cinema della mostra sarà chiusa al pubblico.

Domingo Milella, nasce nel 1981 a Bari, dove vive fino all’età di 18 anni. Dopo essersi trasferito a New York, ha studiato fotografia alla School of Visual Arts sotto la guida di Stephen Shore. I suoi lavori sono stati esposti alla galleria Brancolini Grimaldi di Londra, presso Tracy Williams a New York, al Foam Museum di Amsterdam, al MACRO di Roma, alla 54a Biennale di Venezia e a Les Rencontres de la Photographie di Arles. Le sue opere sono state inserite in importanti collezioni nazionali e internazionali tra cui la Margulies Collection di Miami e la Borusan Contemporary di Istanbul. Nel 2014 pubblica con Steidl il suo primo libro, Domingo Milella, e nel 2015 è tra i curatori della mostra Tempo al Tempo presso Roman Road (Londra). Attualmente vive tra Bari e Londra.

Massimo Torrigiani, direttore artistico del nascente polo per le arti contemporanee del Comune di Bari, dal 2013 al 2016 ha guidato il comitato scientifico del PAC, Padiglione d’Arte Contemporanea della Città di Milano, ed è ora membro del comitato curatoriale del Teatro dell’arte della Triennale di Milano. È co-fondatore di Fantom, collettivo nato nel 2009 tra Milano e New York per investigare gli “usi e abusi della fotografia” con progetti editoriali e con mostre, e co-dirige a Milano l’agenzia creativa Boiler Corporation, che sviluppa progetti culturali e di comunicazione per aziende e istituzioni. Dal 2010 al 2013 è stato direttore della fiera d’arte contemporanea di Shanghai.

Francesco Zanot, curatore di Camera – Centro Italiano per la Fotografia di Torino e critico, ha lavorato a mostre e pubblicazioni con alcuni dei maggiori fotografi italiani e internazionali. Ha curato libri monografici di artisti come Mark Cohen, Guido Guidi, Takashi Homma, Linda Fregni Nagler, Domingo Milella e Boris Mikhailov. Suoi saggi sono stati recentemente pubblicati su libri dedicati al lavoro di Ettore Sottsass, Luigi Ghirri e Antonio Rovaldi, ed è autore con Alec Soth del volume Ping Pong Conversations. Direttore del Master in Photography and Visual Design organizzato dalla NABA di Milano, è associato al collettivo Fantom dalla sua fondazione. Nel 2016 ha curato Give Me Yesterday, la mostra inaugurale di Osservatorio, il nuovo spazio della Fondazione Prada dedicato alla fotografia.

Trame: Realtà arte cinema invenzione è realizzata in collaborazione con l’OCAT – Contemporary Art Teminal, Shanghai, e con Arthub, la piattaforma dedicata alla produzione, cura e promozione dell’arte asiatica e in Asia guidata da Davide Quadrio, co-curatore della mostra. Il coordinamento e la produzione della mostra sono a cura di DOC Servizi – Filiale di Bari.

Spazio Murat
Piazza del Ferrarese, Bari
www.spaziomurat.it

Orari di apertura
Dal Martedì al Sabato 11 – 20.30
Domenica 11 – 13.30 / 16 – 20.30
Lunedì Chiuso

Info 080 2055856 – www.tramebari.it
Facebook e Instagram: @tramebari #tramebari
Il biglietto d’ingresso alla mostra è acquistabile presso la reception di Spazio Murat e sul sito
www.tramebari.it

Ingresso intero 3 euro
Ingresso ridotto 2 euro (valido per minori di 18 e maggiori di 65 anni)

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