Scarnato e De Pascalis (Scanzano Conta): “Rifiuti, nelle campagne di Scanzano situazione degradante”

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Sul bando della differenziata: “Poche idee e per giunta confuse da parte della maggioranza. Il populismo non basta per amministrare”.

SCANZANO JONICO. “Rifiuti ovunque, i cassonetti, in molte zone dell’agro scanzanese, traboccano e il campionario di rifiuti è vastissimo: pneumatici, frigoriferi, televisori, plastiche di ogni tipo”, così i consiglieri comunali di Scanzano Conta, Claudio Scarnato e Rossana De Pascalis al termine dello “spazza-tour” svolto lunedì pomeriggio, a Scanzano Jonico, nelle zone di Parisi, Recoleta, via Monviso (Terzo Madonna), via Mare (Bufaloria) e Santa Sofia.

“E’ beffardo poi il divano che da alcune settimane è parcheggiato accanto ai cassonetti nelle immediate vicinanze del palazzetto dello sport nel popolatissimo Rione Santa Sofia. Probabilmente è quello il ‘salotto’ chic della nostra città, almeno secondo la maggioranza guidata dal sindaco, Raffaello Ripoli”.

Scarnato e Depascalis hanno inoltre sottolineato: “Dopo svariate segnalazioni fatte dai cittadini, nella giornata di lunedì abbiamo preso come impegno quello di girare per le campagne e controllare e verificare: il risultato è stato devastante. C’è di tutto. Ma quello che rammarica di più è l’indifferenza dell’amministrazione di fronte ad un problema così grave che stiamo denunciando ora quando le festività si sono concluse e il periodo estivo è abbastanza lontano, quindi evitiamo di danneggiare l’immagine della nostra città. C’è uno stallo totale in tutti i sensi. Sono passati 6 mesi ormai e questo problema della raccolta dei rifiuti doveva essere già stato risolto nei primi 100 giorni della nuova amministrazione. Invece? L’unico atto concreto è stato deliberare con una scelta politica, e non tecnica, l’aumento dei loculi cimiteriali, innalzandoli alle stelle. Oggi, la nuova amministrazione, si sta – purtroppo per la nostra comunità -schiantando contro il significato reale della parola ‘amministrare’. In campagna elettorale l’attuale amministrazione, ha mestato nel populismo più becero facendo campagna elettorale sulla questione rifiuti. Resta che ora i cittadini sono costretti ad abbandonare un certo tipo di rifiuti lungo le vie della campagna, in prossimità di abitazioni, aziende agricole, delle vie che portano a mare e nelle aree di sosta in prossimità della spiaggia, si veda a tal proposito il cumulo di immondizia presente a Bufaloria.”

E, ancora, i consiglieri hanno aggiunto: “Qualche settimana fa la maggioranza, nel corso di un’iniziativa pubblica dedicata al nuovo bando per la differenziata ha espresso le solite inconsistenti posizioni populiste. Sindaco e assessore competente hanno espresso quelle poche idee e per giunta confuse. Ma c’è di più, a detta loro, quelle “idee” sarebbero nate dal confronto con “esperti” dei quali non se ne conosce l’identità. Resta che la questione rifiuti da priorità dell’agenda di governo è stata derubricata nella lista delle cose da fare…(chissà quando)”.

E, ancora: “Oggi, la gestione dei rifiuti sembra presentare elementi di minore complessità perché contrariamente agli anni passati le discariche sono aperte e a regime. Non osiamo immaginare – e speriamo vivamente che l’ipotesi non si verifichi – cosa potrebbe accadere alla nostra città se le discariche, come accaduto nel recente passato, quando i signor No popolavano i comodi banchi dell’opposizione populista, dovessero essere chiuse. Tempo fa, il collega Consigliere Comunale Antonello Musillo, come capogruppo del movimento 5 Stelle, ha presentato all’attuale amministrazione la richiesta di costituire una commissione fatta dai capigruppo in consiglio comunale ed esperti nel settore ambiente per formulare un nuovo capitolato d’appalto per la raccolta dei rifiuti, ma l’attuale amministrazione, ha preferito chiudersi a riccio, mostrando indifferenza a tale richiesta, mostrando ancora una volta l’incapacità di amministrare”.

E, infine: “Purtroppo, al netto di tutto ciò la stretta sugli stipendi dei lavoratori Tradeco ai quali va tutta la nostra solidarietà per i continui ritardi che sono costretti a subire nel pagamento dei rispettivi salari”.

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