On. Latronico (Cor) su royalties alla Basilicata

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“Il fondo per lo sviluppo e la coesione a favore della Regione Basilicata, che solo per gli anni 2013 e 2014 vale 142 milioni di euro, e’ il risultato di una battaglia che facemmo in Parlamento nella scorsa legislatura, che portò il Governo dell’epoca, quello di Berlusconi, ad autorizzare un incremento di 3 punti percentuali di  royalties ( dal 7 al 10 per cento )  a carico delle concessionarie petrolifere. Il fondo istituito era destinato a finanziare una modalità per ridurre il prezzo dei carburanti per i lucani a fronte del contributo che la Basilicata  offre al fabbisogno energetico della nazione. Nel novembre del 2014,nell’attuale legislatura, su impulso del governo regionale si modifico’ in Parlamento l’originaria destinazione del predetto  fondo per destinarlo a misure di sviluppo economico ed in parte per misure di sostegno sociale sul modello di una social card. Noi demmo l’assenso a questo sbocco a condizione che le misure e le risorse finalizzate allo sviluppo economico  fossero prevalenti  e destinate  a mettere in campo progetti produttivi per creare imprese ed occupazione stabile”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Cor). “ Il contenuto dell’intesa, siglata nelle scorse ore,  tra Ministero dell’Economia , dello Sviluppo Economico e la Regione Basilicata, purtroppo tradisce questo impegno destinando il 50% delle risorse a politiche assistenziali che potrebbero  essere sostenute con ben altri fonti di finanziamento. Si tratta di una manovra che replica il  fallimento di questi anni in cui sono stati bruciati più di 1,5 miliardi di euro di risorse rivenienti dalle estrazioni petrolifere, senza attivare progetti produttivi e di impresa  ad alto  impatto occupazionale.  Si sceglie ancora una volta, con il silenzio delle associazioni  imprenditoriali, di fare delle risorse delle royalties petrolifere un bancomat sostitutivo della spesa corrente. Sapendo sin d’ora che alla fine delle spese sarà difficile registrare miglioramenti duraturi sul rafforzamento della struttura produttiva della regione Basilicata e della sua  base occupazionale, con le conseguenze di progressivo impoverimento sociale  che tutti constatiamo. Chiederemo conto, nelle prossime settimane, in Parlamento ai ministri Padoan e Calenda  delle ragioni che hanno permesso questa discutibile destinazione delle risorse sganciate da un progetto di sviluppo avanzato e produttivo. Dopo cicli di programmazione improduttiva – ha concluso Latronico – la Basilicata non può essere ancora autorizzata a proseguire strade che sono la negazione  di politiche di sviluppo e di coesione certificabili prima e dopo l’impiego delle risorse pubbliche”.

 

Roma 22 dicembre  2016

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