WWF: Incidente Centro Oli Viggiano

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Grande preoccupazione viene espressa dalla Sezione  WWF dei Parchi Lucani per l’ennesima grave anomalia avvenuta il 14 dicembre al centro oli di Viggiano.

Si pensava che le modifiche tecniche, attuate in seguito al sequestro del Centro Oli di Viggiano da parte della magistratura, avessero portato ad un adeguamento dell’impianto per offrire maggiore sicurezza per i cittadini e l’ambiente, ma è del tutto evidente che così non è stato.

Continuano infatti a ripetersi gli incidenti e ci preoccupano  i “soliti” comunicati di ENI ed ARPAB che, in occasione di ogni “anomalia”, ci assicurano che è  tutto a posto con le solite 4 righe    riciclate e ripresentate in occasione dei frequenti malfunzionamenti del Centro Oli.

È del tutto insostenibile che in un’area Parco, dalla forte valenza naturalistica ed agricola, con valori eccezionali di biodiversità,  possano continuare a verificarsi episodi del genere; è necessario un richiamo alla responsabilità da parte di ENI che deve assicurare un adeguamento del Centro Oli al fine di evitare qualsiasi tipo di anomalia nell’impianto e contestualmente rinunciare ad ogni piano di sviluppo ed implementazione delle attività estrattive in Val d’Agri, in considerazione del fatto che il futuro di questa parte della Basilicata non può continuare ad essere orientato allo sfruttamento di una risorsa fossile in esaurimento che non garantisce un futuro ai giovani ed agli abitanti di questa terra.

Un richiamo va fatto anche alla regione Basilicata ed all’ARPAB che hanno l’obbligo di controllare in modo puntuale e continuo sui valori di inquinamento presenti nell’area, riacquistando la fiducia ormai persa dei cittadini che non credono ai monitoraggi effettuati da ARPAB e nelle rassicurazione che giungono dalla Regione.

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