FIPE-CONFCOMMERCIO: AL RISTORANTE I CONSUMI DI NATALE NON DECOLLANO

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dwdwAl ristorante i consumi di Natale non decollano. E’ la conclusione cui perviene un’indagine della Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi, aderente a Confcommercio, sulle stime sulle presenze nei ristoranti e locali pubblici in occasione delle festività natalizie.
Dall’indagine è emerso che l’11% della popolazione trascorrerà il pranzo di Natale con amici e/o parenti presso ristoranti, trattorie e altri locali pubblici, in calo di 5-8 punti percentuali rispetto ai dati rilevati lo scorso anno.
“Le previsioni per le festività natalizie nel fuoricasa, pur registrando un calo rispetto allo scorso anno, sono sostanzialmente in linea con il trend di tutto il 2016 – è scritto nella nota della Fipe. Da noi, inoltre, a differenza del trend nazionale, si riduce la percentuale di ristoranti in attività il giorno di Natale (dal 45% 2015 al 40% del 2016), nonostante la volontà di far ripartire il settore”.
Analizzando i dati nello specifico, l’87,7% degli intervistati trascorrerà il pranzo di Natale in casa con amici e/o parenti, in aumento rispetto all’84,5% registrato nel 2015, il 9,2% si recherà in un ristorante o altro locale pubblico in Italia – nel 2015 il dato era del 10%, mentre l’1,8% trascorrerà il pranzo di Natale in un ristorante all’estero, in lievissimo calo rispetto al 2% del 2015.
I dati lievemente in calo relativi a coloro che trascorreranno il pranzo di Natale fuori casa si accompagnano ad un leggerissimo incremento della spesa media per il pranzo: si pagheranno in media 51 euro a testa rispetto ai 50 euro del Natale 2015. Per quanto riguarda le fasce di prezzo dei pranzi di Natale al ristorante serviranno meno di 40€ nel 25% dei ristoranti, tra 40€ e 60€ nel 57,5% dei ristoranti ed oltre 60€ nel restante 17,5% dei pubblici esercizi.
Passando invece ad analizzare il punto di vista degli esercenti intervistati, dall’indagine emerge che in occasione del pranzo di Natale il 50% dei ristoratori offrirà un menù “tutto compreso” escluse le bevande, il 27,8% un menù “tutto compreso” bevande incluse, mentre il restante 22,2% non prevede un menù fisso.

“C’è un fenomeno da noi interessante che non sembra trovare battute d’arresto – sottolinea Giovanni Formato, Fipe-Confesercenti Potenza – che riguarda gli auguri al ristorante o locale di ristorazione prima del Natale. Sono soprattutto aziende, gruppi-comitive di amici ma anche semplici famiglie a preferire una serata conviviale a tavola prima di Natale, con la richiesta del mangiare tipico regionale, seguita dal menù di pesce, per un buon giro di affari per i ristoratori”.

Altra tendenza che si sta diffondendo con il chiaro obiettivo di invogliare i clienti, abituali e non, a consumare pasti al ristorante se non a Natale durante il periodo delle festività è quella di proporre in menù piatti tipici di queste festività. Lo chef Roberto Pontolillo la spiega così: è un modo per conquistare i palati con i sapori del Natale in anticipo e per sperimentare piatti della tradizione rielaborati con gusti innovativi. E’ il trionfo di zuppa di scarola, patate e polpettine di tacchino,  maiale alle castagne, baccalà e cruschi. Fanno tanto Natale (in anticipo) – continua lo chef Pontolillo –  le alici, buone, convenienti e sane, protagoniste di tanti piatti della tradizione. Fritte, marinate, come condimento per la pasta o per antipasto insieme ad altri pesci o verdure, sono ideali per creare sfiziosi menu da mangiare in famiglia durante la cena di magro della Vigilia; dalla ‘bagna cauda’ piemontese, alla pasta ‘ammuddicata’ , passando per il ‘tortino di acciughe’ senza dimenticare la minestra con l’arzilla o i fiori di zucca fritti. Un pesce che viene consumato regolarmente tutto l’anno.

Infine, riferiscono i ristoratori della Fipe, a rassicurare i consumatori riguardo al consumo di vongole veraci ci pensa il ministero della Salute, che in una nota definisce “priva di fondamento” l’informazione riportata da alcuni forum di discussione in Internet, sul rischio per il classico spaghetto con le vongole, tipico piatto pensato per la Vigilia. Il sistema di allerta rapido europeo per la sicurezza alimentare ha invitato a prestare la massima attenzione a non consumare questo tipo di vongole senza prima sottoporle al servizio igiene degli alimenti e nutrizione della Asl competente. Un accorgimento al quale si attengono scrupolosamente tutti i ristoratori.

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