Don Chisciotte e Uno nessuno centomila a Galatone (Le)

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La rassegna teatrale Attrattori di Armonia prosegue a Galatone, in provincia di Lecce,
con lo spettacolo
del direttore artistico Salvatore Della Villa e con Enrico Lo Verso

Prosegue a Galatone, in provincia di Lecce, “Attrattori di Armonia. Preludio di stagione”, rassegna teatrale a cura della Compagnia Salvatore Della Villa. Mercoledì 14 dicembre (ore 20.45 – ingresso 5 euro) il direttore artistico Salvatore Della Villa ritornerà sul palco del Teatro Comunale con il “Don Chisciotte” di Miguel de Cervantes nella riduzione e adattamento di Maria Domenica Muci. Nella regione della Mancia un signorotto di campagna, Alonso Quijada, imbottito di letteratura cavalleresca e animato dai migliori ideali, si dà alle avventure sotto il nome di Don Chisciotte. Dopo aver scambiato un’osteria per un castello e fattosi curiosamente armare ‘cavaliere’ da un oste, compie le imprese a cavallo del suo Ronzinante e con al fianco lo scudiero Sancio Panza, un contadinotto prelevato dal paese al quale ha promesso tanta fortuna e un’isola da governare. La loro missione è quella di diffondere nel mondo i valori più alti di giustizia e di pace, a difesa degli oppressi. Ma le loro esilaranti ‘avventure’ in realtà non sono che delle proiezioni fantastiche di Don Chisciotte, che scambia mulini a vento per giganti e greggi di montoni per valorosi eserciti, lanciandosi in accanite battaglie da cui ne esce immancabilmente con le ossa rotte. Eppure l’hidalgo non rinuncia mai ai suoi ideali e continua a lottare in nome dei valori ‘più puri’ della cavalleria. Don Chisciotte di Cervantes è il primo romanzo moderno e una delle radici fondamentali della cultura europea. È il primo romanzo che si occupa del rapporto tra realtà e idealità e che intreccia due mondi, il passato e il presente. La speranza di giustizia sociale e di pace che anima don Chisciotte è universale e il suo desiderio di etica e di gloria è un tratto distintivo della moderna società occidentale (di ‘cittadinanza’ potremmo dire oggi). Soprattutto Don Chisciotte è l’archetipo della volontà di avventura, quindi è l’eroe per eccellenza per bambini e ragazzi. Nel suo esilarante confronto-scontro con la realtà incarna lo spirito di libertà, di convinta trasgressione e la voglia di cambiare il mondo: un’opera-specchio in cui da sempre i giovani studenti, divertendosi, si identificano.

Venerdì 16 dicembre (ore 20.45 – ingresso 10 euro – ridotto 7 euro) al Teatro Comunale approderà Enrico Lo Verso con Uno Nessuno Centomila di Luigi Pirandello in un adattamento scritto e diretto da Alessandra Pizzi. Il “testo” topico, come amava definirlo lo stesso Pirandello, che meglio di ogni altro racconta il dramma della “maschera” come stratagemma dell’esistenza, e dell’identità o, per meglio dire delle molteplici identità, e che interpreta, in assoluto, la complessità dell’individuo moderno. Il Vitangelo Moscarda (per gli amici Gengè) interpretato da Lo Verso diventa uomo di oggi, di ieri, di domani. Egli diventa l’eroe di oggi nel tentativo di cercarsi, di aversi, di essere per sé uno. Le cento maschere della quotidianità lasciano il posto alla ricerca del Sé autentico, vero, profondo. Abbandonare i centomila, per cercare l’uno, a volte può significare fare i conti con il nessuno, ma forse è un prezzo che conviene pagare, pur di assaporare la vita. Da qui l’idea di una nuova e originale messa in scena, volta a rendere la “perennità” del messaggio, l’atemporalità del protagonista che è uomo di ieri, di oggi di domani. L’allestimento minimale lascia allo spettatore la possibilità di completare la scena con suggestioni che la voce e il testo sanno produrre.  Il linguaggio moderno, privato degli arcaismi della stesura originale del romanzo, risente dell’inflessione della cadenza Siciliana: l’omaggio di Enrico Lo Verso a Pirandello e alla sua Terra. L’interpretazione “pulita”, immediata, “schietta” è volta a sottolineare la contemporaneità di un messaggio universale, univoco, perenne: la ricerca della propria essenza, dentro la giungla quotidiana di omologazioni; la voglia di arrivare infondo ed assaporare la vita, quella autentica, oltre le imposizioni sociali dei ruoli; la paura di essere soli, fuori dal grido sociale della massa ed, infine, il piacere unico, impagabile della scoperta del proprio “uno”: autentico, vero, necessario. Il Vitangelo Moscarda interpretato da Lo Verso diventa uomo di oggi, di ieri, di domani. Ed il testo diventa critica di una società che oggi, come cento anni fa quando il romanzo fu concepito, tende alla partecipazione di massa a svantaggio della specificità dell’individuo. Ma la sua è una storia con un finale positivo, con la scoperta della possibilità concessa ad ognuno di trovare se stesso, dentro la propria bellezza. L’interpretazione, non manca di ironia, sagacia, umorismo, per una messa in scena mutevole in ogni contesto, nel rapporto empatico con il luogo e con chi ascolta e che dà forma ad un personaggio, che è uno, centomila o nessuno, tutti per la prima volta affidati al racconto di una voce. L’omaggio a Luigi Pirandello, in occasione del centesimo anniversario della pubblicazione del più celebre dei romanzi di Luigi Pirandello, la storia di un uomo che sceglie di mettere in discussione la propria vita, a partire da un dettaglio, minimo insignificante. Il pretesto è un appunto, un’osservazione banale che viene dall’esterno. I dubbi di un’esistenza si dipanano intorno ad un particolare fisico. Le cento maschere della quotidianità, lasciano il posto alla ricerca del SE’ autentico, vero, profondo. L’ironia della scrittura rende la situazione paradossale, grottesca, accentua gli equivoci. La vita si apre come in un gioco di scatole cinesi, e nel fondo è l’essenza: abbandonare i centomila, per cercare l’uno, a volte può significare fare i conti con il nessuno. Ma forse è un prezzo che conviene pagare, pur di assaporare la vita.

Ultimo appuntamento martedì 3 gennaio (ore 20.45 – ingresso 5 euro) con lo spettacolo (fuori Residenza) Blue Stories con Salvatore Della Villa, Claudio Tuma, Franco Chirivì, Franco De Donno. Pochi istanti sul palco, gli strumenti musicali iniziano a narrare… la voce dell’attore si fa nota. Tutto, adesso, è pronto per il viaggio. Abbandonatevi allo straordinario, dimenticate lo spazio ed il tempo, e per magia vi ritroverete al Blu Note, al Cotton Club, forse per qualche istante anche a Woodstock, e ascolterete delle storie molto, molto insolite. Insetti di kafkiana memoria che si interrogano sulla vita, chitarre con una loro morale ben precisa… conoscerete Onehand Jack, il suo contrabbasso, la sua tenacia nel superamento del limite. Nostalgia di epoche mai vissute, ed allo stesso tempo nostalgia di epoche che ci auguriamo tutti, prima o poi, di vivere.

La rassegna – diretta dall’attore e regista Salvatore Della Villa in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Galatone e con il patrocinio della Provincia di Lecce – rientra tra le attività del Programma Regionale di Spettacolo dal Vivo per la valorizzazione delle Risorse Culturali ed Ambientali della Puglia 2016 affidato dalla Regione Puglia al Teatro Pubblico Pugliese e finanziato dal Fondo di sviluppo e coesione FSC 2007-2013 – APQ rafforzato “Beni ed attività culturali”.

Info e prenotazioni
Compagnia Salvatore Della Villa
327.9860420 – salvatoredellavilla.teatro@gmail.com
Ufficio Cultura del Comune di Galatone
0833.864941 (dal lunedì al venerdì ore 9-13)

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