Matera come Las Vegas

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Bisognava solo chiedersi quando sarebbe arrivato il momento in cui il patrimonio architettonico della nostra città sarebbe diventato squallida vetrina pubblicitaria al neon. Bene il momento tanto scongiurato sembra essere arrivato, nella più completa mancanza di estetica e decoro urbano oltre che sicurezza. Dal 3 dicembre 2016 la gradinata principale del “boschetto”, in cui si trova l’importante piazza dedicata alla memoria e alla figura di Papa Giovanni Paolo II, è addobbata a festa, con un cartellone pubblicitario al neon di dubbio gusto estetico, in una trionfalistica mistificazione di un patrimonio architettonico che è della collettività e che in quanto tale deve essere protetto e salvaguardato dalla mercificazione pubblicitaria. La gradinata monumentale, d’ingresso al boschetto, oggetto di importanti interventi di riqualificazione, posizionata in uno degli ingressi al centro storico della città di Matera, nel perimetro che delimita la parte antica dalla nuova, è degradata a semplice piedistallo di un enorme e indecoroso manifesto pubblicitario al neon che svetta su via Lucana. Ma il problema estetico non è l’unico che preoccupa, infatti salendo le scale è possibile notare la precarietà di questa struttura in traliccio metallico fissata al suolo, non con cavi metallici, ma mediante fasce legate a blocchi di cemento. Risulta superfluo dire che in preda ai venti materani questo espediente di controvento risulta totalmente insufficiente, rischiando di causare gravissimi problemi di sicurezza pubblica. Inoltre come se non bastasse, questo manifesto pubblicitario cambia continuamente immagine e la sua luminosità durante le ore serali e notturne può causare gravi problemi di abbagliamento degli automobilisti, rendendo molto elevato il rischio di incidenti. E’ pur vero che il regolamento comunale per la disciplina dell’arredo urbano si riferisce ai Sassi e al centro storico della città ma a questo punto è doverso estendere la sua portata alle piazze, agli edifici ed in generale a quelle aree il cui valore artistico e architettonico contribuisca a rendere unica l’immagine della nostra città. La fallimentare amministrazione comunale, ancora una volta predica bene e razzola malissimo, favorendo gli interessi economici a quelli culturali e pertanto dell’intera collettività materana. Non ci sono dubbi ne alternative, il manifesto pubblicitario al neon, posto sulla gradinata monumentale d’ingresso al boschetto va rimosso al più  presto, prima che possa essere preso ad esempio da altri avventori ed altre zone similari siano sottoposte allo stesso scempio architettonico.
 Il consigliere comunale PD
Carmine Alba

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