Sgravi fiscali ai privati che curano il verde

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Tra i promotori di questa iniziativa politica c’è l’Associazione Italiana Centri Giardinaggio, della quale fa parte l’azienda Dichio vivai garden, che da sempre promuove la cultura del verde e anche i modi per agevolarne lo sviluppo sul territorio.

Quali sono le ricadute positive che la cura del verde può avere su salute, economia e decoro delle città? Quali sono i danni provocati dall’inquinamento? E quali sono le piante che lo abbattono? Migliorare la qualità della nostra vita e l’aspetto delle città in cui viviamo, permette anche di creare occupazione.

L’istituzione di un bonus fiscale per il verde può essere possibile grazie al lavoro delle Commissioni parlamentari di finanze, ambiente, agricoltura e bilancio, le quali hanno reso possibile, a partire dal 17 novembre 2016, le votazioni alla Camera.

Questo importante passo avanti è stato ottenuto grazie alla Tavola rotonda della Filiera Florovivaistica. Un’idea partita nel 2015 a Montichiari (BS) che, dopo vari incontri intermedi, a portato al raggiungimento dell’obiettivo: defiscalizzare i lavori nei giardini privati e condominiali.

Era questo un impegno preso dal ministro Maurizio Martina (Politiche agricole, alimentari e forestali), chiamato a sostenere al settore del florovivaismo, un importante settore dell’agricoltura italiana.

Un aspetto importante ed innovativo che potrebbe trovare input con il bonus fiscale è quello del verde pensile. Continua a riscuotere attenzione e apprezzamento la delibera del Ministero dell’Ambiente che conferma la detrazione fiscale del 65% per la conversione di tetti e lastrici solari in coperture a verde pensile:

(http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/comitato%20verde%20pubblico/10017.pdf)

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