CASTELLUCCIO: SOSTEGNO A PMI MATERANE

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La tenuta delle piccole imprese del Materano certificata dai dati Unioncamere al terzo trimestre 2016 con un saldo di nati-mortalità positivo (436 nuove iscrizioni contro 183 cancellazioni), per un totale, al 30 settembre scorso, di 19.400 ditte attive e un buon incremento di imprese agricole (232 nuove iscrizioni) per oltre 7.500 aziende iscritte alla Cciaa di Matera, conferma la necessità di sostegni al credito e di adeguati servizi di assistenza tecnica e consulenza per affrontare le turbolenze di mercato. E’ quanto sostiene il vice presidente del Consiglio Regionale Paolo Castelluccio sollecitando il Governo Regionale ad accelerare l’intesa indispensabile con il Mise per “liberare” le risorse previste nel fondo della ex card carburante a favore dei sistemi di impresa, delle piccole e medie imprese, artigiani, commercianti e dell’autoimprenditorialità con particolare attenzione a quelle giovanile, femminile e sociale. La scelta di riservare una quota del fondo alimentato dalle royalties del petrolio al sistema produttivo e di conseguenza all’occupazione senza destinare tutto il “tesoretto” al Reddito Minimo di inserimento e comunque al socio-assistenziale – aggiunge – è sicuramente un messaggio di incoraggiamento per gli imprenditori che però non può essere vanificato da ritardi e ulteriori lungaggini. Il riferimento è agli ostacoli emersi negli ultimi giorni agli atti conseguenziali alla “Ripartizione del Fondo preordinato alla promozione di misure di sviluppo economico e all’attivazione di una social card per i residenti nelle regioni interessate dalle estrazioni di idrocarburi liquidi e gassosi. Produzioni anni 2013 e 2014” bloccato al Ministero Economia e Finanza in attesa, come è stato riferito, di progetti della Regione e di un’intesa con il MEF. Inoltre ci sono i bandi del nuovo Programma Operativo 2014-2020 che – continua Castelluccio – vanno “calibrati” sulle necessità delle pmi e sulle specificità dei diversi settori produttivi con particolare attenzione ai programmi di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, al turismo, ai servizi turistici e alla filiera dell’agroalimentare. Di qui la sollecitazione alla predisposizione dei bandi attraverso una efficace consultazione con le organizzazioni professionali e di categoria interessate.

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