OSIAMO, LAVORO E SVILUPPO

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Nessuno immagini di poter liquidare le ultime vicende accadute come una fisiologica esaltazione di “piccole divergenze”: esse sono la manifestazione di un evidente disagio della maggioranza che deve essere trattato, nelle sedi competenti, per espletare l’estremo tentativo di dare una svolta all’azione amministrativa nella direzione pattuita dai gruppi politici al momento della loro alleanza.

Inequivocabili segnali di malessere e scollamento si sono manifestati in varie occasioni negli ultimi mesi: la più preoccupante delle quali il voto contrario di tre consiglieri, in Consiglio comunale, alla proposta di maggioranza che chiedeva il voto palese sulla mozione di sfiducia al presidente del Consiglio avanzata dalle opposizioni. Assolutamente priva di motivazioni politiche, la vicenda impone una presa d’atto della consistenza della maggioranza e del contributo che a ciascuna componente si richiede per la realizzazione del programma.

Si assiste al prevalere di spinte alla dispersione dell’alleanza che un anno e mezzo fa superò le differenti origini politiche per mettere la società civile al servizio della città con un progetto capace di affrontare la sfida che il ruolo della città ci impone.

Assolutamente incondivisibile, poi, l’appello “al governo unitario” di altri due esponenti della maggioranza sia perché un governo senza opposizione è facile preda di spinte all’appiattimento e al soffocamento della trasparenza e del flatus propositivo sia perché Osiamo Lavoro e sviluppo è nato in alternativa al governo precedente che si riproponeva dopo una gestione assolutamente insufficiente. Lo “scilipotismo” non ci appartiene e troviamo perfino imbarazzante dover constatare che qualche “alleato” invochi quello che, ad ogni buon conto, si trasformerebbe in un cambio di maggioranza attesa la nostra assoluta indisponibilità all’ “abbraciamoci tutti” che, a parte tutto, priverebbe la comunità del necessario confronto dialettico.

Il rimpasto dell’esecutivo, dopo una lunga gestazione, ha riproposto quel tecnicismo politicamente non rappresentativo contrario al cambio di passo richiesto, un anno e mezzo fa, dai cittadini materani.

In questo quadro l’assemblea di Osiamo Lavoro e Sviluppo ritiene possibile recuperare il tempo e le occasioni perdute attraverso un approfondita ma rapida “verifica” in seno alla maggioranza finalizzata a rilanciare le motivazioni che hanno dato vita all’alleanza.

Al sindaco De Ruggieri parliamo da amici: è suo compito ripartire da quest’ultimo approdo per dare un colpo di reni, superare lo stagno, e lanciare questa città verso il futuro che merita.

Non siamo rassegnati al naufragio del progetto premiato dai materani nel 2015.

Ma non vorremmo trovarci nella condizione di doverne prendere atto.

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