Rottamazione delle cartelle esattoriali di Equitalia. De Salvo: sospendere subito le azioni esecutive

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La cosiddetta rottamazione delle cartelle esattoriali di Equitalia, prevista nel decreto legge collegato alla legge di bilancio per il 2017, varata nei giorni scorsi dal Governo, dovrebbe rimediare alle storture del sistema della riscossione tributaria. Nei mesi scorsi Confapi Matera aveva più volte segnalato le difficoltà di molte imprese nei cui confronti la Pubblica Amministrazione, attraverso Equitalia, aveva attivato la procedura per il recupero crediti, evidenziando altresì l’iniquità di norme che, tra interessi, sanzioni, aggio e spese di procedura, impongono il pagamento fino al 200% dell’imposta dovuta. Il presidente dell’Associazione, Massimo De Salvo, all’indomani dell’approvazione del decreto legge inserito nella manovra finanziaria, che prevede la c.d. “definizione agevolata” delle cartelle esattoriali scadute di Equitalia, cioè la cancellazione dai ruoli di interessi e more, facendo salve le imposte dovute e le sanzioni, ha chiesto alla Confapi nazionale un intervento per ottenere la sospensione delle azioni esecutive nel periodo transitorio occorrente per la “scrittura” e la pubblicazione del decreto legge. Infatti, considerato che Equitalia di solito procede speditamente alla riscossione coattiva dei ruoli e al fine di non vanificare l’efficacia dell’iniziativa governativa, la sospensione è quanto mai opportuna anche per consentire di chiarire meglio gli aspetti operativi della rottamazione delle cartelle esattoriali. La difficoltà a pagare puntualmente i debiti con l’Erario – sottolinea De Salvo – non riguarda solo le imprese in crisi, ma anche le aziende sane che tuttavia, lavorando con la Pubblica Amministrazione, incassano i corrispettivi dopo 12-18 mesi. Patto di Stabilità, vincoli di bilancio, mancati trasferimenti tra enti, cavilli burocratici, inerzia, sono le cause che impediscono alle imprese di incassare e, quindi, di pagare puntualmente i tributi all’Erario. Un circolo vizioso che, a causa della procedura di recupero crediti attivata attraverso Equitalia, porta all’emanazione di cartelle esattoriali di importi esorbitanti. Di fronte al comportamento impunito di una Pubblica Amministrazione che paga i suoi debiti alle imprese con enorme ritardo, anche piccoli ritardi nei pagamenti da parte delle imprese oppure il mancato rispetto di poche rate nei piani di rateazione con Equitalia, comportano effetti devastanti per i già fragili bilanci aziendali. Come la decadenza dai benefici di rateazione, l’applicazione di interessi di mora e sanzioni spropositati, la subitanea iscrizione a ruolo con implacabili procedure esecutive e conseguente blocco dei conti correnti e, di fatto, l’impossibilità di lavorare con regolarità. Confapi Matera, inoltre, auspica che l’annunciata riforma dell’Agenzia delle Entrate entro 6 mesi comporti anche una revisione dell’attuale sistema sanzionatorio che colpisce duramente le imprese grazie all’applicazione pedissequa di norme assolutamente inique.

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