Altro grido dalla Valle del Mercure: la Centrale non è compatibile con il Parco del Pollino

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Il Gruppo Consiliare M5S Basilicata rinnova il suo forte sostegno alla battaglia intrapresa dai comitati e dalle associazioni ambientaliste contro il progetto Enel di riapertura della Centrale del Mercure. Progetto scellerato che prevede l’attivazione di un vero e proprio inceneritore di biomasse da legno vergine nel bel mezzo del Parco Nazionale del Pollino.

Parco a cavallo tra Basilicata e Calabria: zona di altissimo pregio ambientale nella quale, Enel e gli altri potentati o portatori di interessi economici stanno dettando legge a scapito della tutela del territorio. Come spesso accade nelle zone di confine, l’applicazione delle regole diventa spesso più labile e intermittente. Non si riesce altrimenti a spiegare il motivo per cui venga autorizzato un impianto così impattante in un’area di inestimabile valore naturalistico e paesaggistico. E per di più senza che siano state effettuate preventive indagini sulle ricadute per la salute umana delle attività connesse al funzionamento della centrale. La vicenda è, peraltro, al centro di un intricato contenzioso amministrativo che ha fatto emergere numerosi vizi di procedura negli iter autorizzativi. Ulteriori ombre sono rappresentate dal rinvenimento, nelle adiacenze della Centrale, di sostanze tossico-nocive pericolose, ivi illegalmente smaltite.

Facciamo eco ai Sindaci di Rotonda (PZ) e Viggianello (PZ) che qualche giorno fa, in vista della sentenza del TAR attesa per mercoledì prossimo, si sono fatti nuovamente megafono delle enormi perplessità e dubbi sollevati dalla realizzazione del progetto. Certo una via d’uscita alla torbida vicenda non può certo essere l’accordo di compensazione proposto da ENEL (abbiamo ottima memoria dei numerosi accordi disattesi, ad esempio, dalle compagnie petrolifere o dalle cementerie che vogliono bruciare rifiuti) e tantomeno può rappresentare una soluzione l’ennesimo “osservatorio ambientale”: già ve ne sono troppi  che non osservano nulla. Il Parco Nazionale del Pollino è un tesoro di inestimabile valore, la cui tutela e preservazione (anche per le generazioni future) è incompatibile con imponenti progetti di “incenerimento” del tipo proposto da ENEL. La tutela della salute e dell’ambiente viene prima del profitto (soprattutto del profitto delle multinazionali): lo dice la Costituzione, all’art. 41.

Gianni Leggieri

Gianni Perrino

Gruppo Consiliare M5S Basilicata

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