Verri: “Matera2019 si tocca già con mano”

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“A fronte di un investimento in candidatura di 1.8 milioni di euro, i ritorni diretti in comunicazione sono stati pari a 18 milioni di euro; il turismo di Matera e della Basilicata è cresciuto del 140% e il valore immobiliare in città ha registrato un aumento del 13%, con una notevole ricaduta in termini di posizionamento e di orgoglio”. Lo ha detto il direttore della Fondazione Matera-Basilicata2019, Paolo Verri,  intervenendo ieri alla tavola rotonda “Cultura al lavoro – le opportunità di Matera 2019 per la Basilicata ed il Sud” promossa dalla CGIL di Matera, con il sostegno della Cgil Regionale e Nazionale.

Nel corso del suo intervento Verri ha illustrato il lavoro che la Fondazione MateraBasilicata 2019 sta svolgendo a partire dal 17 ottobre 2014, quando Matera è stata nominata Capitale Europea della Cultura 2019. «Un titolo che è stato vinto – ha spiegato Verri – non perché Matera sia una città del passato, bensì del futuro. Un titolo conquistato non contro le altre città italiane con cui Matera era in competizione, ma per l’Italia intera, con l’obiettivo di essere di servizio al Paese e al Sud in particolare. Ciò che è stato premiato dalla Commissione Ue è stata la sfida che Matera si è posta: far diventare la città un luogo da cui realizzare produzioni culturali che dovranno essere portate in tutto il mondo e allo stesso tempo attrarre sul territorio talenti e investimenti per far crescere la città e la regione intera. Come infatti testimoniano alcuni casi di successo (Glasgow 1990, Liverpool 2008, Linz 2009, Umea 2014), il titolo di Capitale Europea della Cultura porta delle importanti ricadute sul territorio, nel breve e medio periodo, in termini di trasformazioni urbane, crescita del turismo, attrattività dovuta al nuovo posizionamento. Anche a Matera cominciano a vedersi i primi effetti”.

“All’interno di questo quadro si inserisce il lavoro della Fondazione MateraBasilicata 2019 che – ha precisato Verri – ha il compito di gestire il programma culturale descritto nel dossier di candidatura. Noi lavoriamo quindi sull’immateriale, con risultati meno visibili nell’immediato, ma molto radicati. Tutto ciò che riguarda le infrastrutture compete alle istituzioni comunali, regionali e nazionali, che hanno stanziato dei fondi specifici per esse. L’ attività della Fondazione è distribuita in un arco di tempo di sei anni, divisi in tre biennalità: 2015/2016 dedicati alla costruzione delle competenze, 2017/2018 alla co-produzione e preparazione dei prodotti culturali, 2019/2020 alla produzione, presentazione e consolidamento dei progetti, che continueranno ad essere distribuiti fino al 2022. Nel biennio che si sta per concludere è stato innanzitutto definito lo staff della Fondazione, un soggetto non verticale ma orizzontale, una piattaforma collaborativa fatta di poche persone che lavorano in rete con il territorio (istituzioni, scuole, associazioni); al contempo sono stati portati avanti alcuni dei progetti pilota del Dossier come Basilicata Fiorita (cluster Gardentopia), Future Digs, Lumen,  Materadio, l’Open Design School, che insieme all’IDEA, l’Istituto demo-etno-antropologico, costituisce uno dei pilastri di Matera 2019, e Build Up, il programma di formazione delle competenze per gli operatori del territorio».

Il Direttore Verri ha poi illustrato la composizione del budget complessivo che la Fondazione MateraBasilicata 2019 deve gestire, per un totale di 52 milioni di euro, dettagliando le singole voci di spesa e i ritorni attesi per il territorio, sia in termini occupazionali che di immagine. “In un’ottica di cultura aperta cui il Dossier “Open Future” si ispira, fondamentale per la riuscita del progetto Matera 2019 – ha detto Verri  – sarà la rete delle relazioni con le associazioni e gli enti della regione, dell’Italia e dell’Europa,le imprese, i lucani all’estero, le altre città italiane candidate al titolo di Capitale europea della Cultura 2019 insieme a Matera (Ravenna, Siena, Perugia, Cagliari, Lecce). Queste, insieme all’individuazione dei soggetti attuatori del progetti del Dossier, saranno le nostre prossime tappe”.

Il Presidente della Fondazione MateraBasilicata 2019, Aurelia Sole, in qualità di Rettrice dell’Università degli Studi della Basilicata, ha sottolineato come l’istituzione universitaria abbia creduto fortemente nel progetto Matera 2019, istituendo dei corsi di laurea a Matera legati al settore culturale, per far sì che i giovani abbiano la possibilità di formarsi nel proprio territorio e provare a costruire qui il loro futuro. “La creazione stessa dell’Università in Basilicata – ha detto la Sole – è stata un’idea lungimirante, dopo il terremoto del 1980. Nonostante le grandissime difficoltà determinate dal taglio dei finanziamenti alle Università più piccole, il nostro Ateneo ha aumentato il numero di immatricolati e riesce ad attrarre studenti anche dalle regioni limitrofe. Ora con Matera 2019 tutto il Sud ci guarda con ammirazione. È necessario fare rete e lavorare insieme per cogliere al meglio la grande opportunità che ci è stata data e che non possiamo perdere, soprattutto per i nostri giovani“.

Lo Staff

Fondazione Matera-Basilicata2019

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