Riqualificazione paesaggistico-ambientale di Punta Meliso e dell’ex Colonia Scarciglia

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Proposta per un Concorso di idee

 

Marina di Leuca, domenica 9 ottobre 2016 – Ore 17.00 – Hotel Terminal

unnamed-21   La Marina di Leuca per la sua posizione geografica, per la sua conformazione geologica e orografica è un territorio di particolare valenza che, nel corso dei secoli, ha favorito la realizzazione di manufatti che hanno esaltato questo luogo “estremo” per cui, oltre ad approdo naturale è diventato meta di culto, di contemplazione e riposo tanto che è stato esaltato da numerosi poeti, scrittori, pittori e fotografi di tutto il mondo

          A fronte dei numerosi manufatti di indubbio valore archiettonico, paesaggistico e culturale (il santuario, il faro, la scalinata monumentale e le ville ecclettiche), altri interventi edilizi – realizzati prevalentemente sulla costa – hanno determinato evidenti alterazioni al paesaggio e all’ambiente, ragion per cui oggi risulta necessario individuare appropriati interventi di riqualificazione e di rigenerazione.

         In tale contesto le due propaggini a mare, che ci rimandano alla mitica “Leucasia” – ovvero Punta “Ristola” e Punta “Meliso”, meritano una particolare attenzione;specificatamente per quanto riguarda  Punta “Meliso” (li dove insiste il relitto del costruendo albergo sull’area dell’ex “Colonia Scarciglia” e – poco dopo – l’area denopminata “Banco del Meliso”), dovrebbe essere oggetto di un’attenta valutazione paesaggistica ed ambientale che possa consnetire l’individuazione di appropriati interventi di riqualificazione.

          La proposta di un Concorso di idee potrebbe risultare un percorso in grado di coinvolgere professionisti, con diverse sensibilità e competenze, che con le loro proposte favorirebbero gli enti e i cittadini di individuare le soluzioni più interessanti ed appropriate.  

          Questi percorsi oggi risultano sempre più utili sopratutto negli interventi pubblici in quelle  aree d’intervento che risultano di particolare valenza; in questo modo gli enti territoriali hanno – tra l’altro – la possibilità di riappropriarsi di quel ruolo pedagogico di propria competenza che – spesso – hanno disatteso e favorire così quel processo di progettazione partecipata

          A supporto di questi percorsi molte sono le disposizioni europee, nazionali e regionali che individuano azioni, misure e obiettivi da perseguire per migliorare la qualità dei paesagggi prestando attenzione non solo ai siti di particolare valore o bellezza ma anche a quelli degradati che necessitano di essere recuperati. In qesta direzione fondamentale è stata l’approvazione nel 2000 della “Convenzione Europea del Paesaggio” che ha favorito  una nuova ed articolata riflessione sulla questione paesistica così come il Piano Paesaggistico Territoriale Regionale della Puglia importanti documenti che riconosciuto al paesaggio – insieme ai valori culturali, economici, ecologici – un ruolo di promozione delle identità territoriali e il principale legame tra l’uomo e il suo ambiente vitale in quanto costituisce i dintorni quotidiani della vita dei cittadini contribuendo al miglioramento della qualità della vita.

           Con questi intendimenti la Sezione Sud Salento di Italia Nostra, l’Ordine degli Architetti della provincia di Lecce e A.I.A.P.P.- Puglia hanno pensato di organizzare una Tavola rotonda su “ Riqualificazione paesaggistico-ambientale di Punta Meliso e dell’ex Colonia Scarciglia” che si terrà Domenica 9 ottobre presso l’Hotel Terminal a Leuca, ed alla quale parteciperanno i rappresentanti dei diversi enti interessati, nonchè professionisti e studiosi della materia al fine di verificare la percorribilità della proposta del “Concorso di idee” per la riqualificazione paesaggistico-ambientale di quest’area della Marina dLeuca. Tale proposta, se condivisa e adeguatamente definita, potrà far diventare quest’area della Marina di Leuca una sorta di “palestra” nazionale  per numerosi professionisti che, con le loro proposte, consnetirebbero di aprire un ampio dibattito e un percorso di progettazione condivisa perché quest’area dell’estremo lembo d’Italia possa opportunamente essere riqualificata e valorizzata.

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