FNG: “Lavoro, Formazione, Sicurezza E Integrazione: Quattro Sfide Fondamentali Per Costruire Un’Europa Diversa, Connessa E Inclusiva”

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La precarietà e l’assenza di lavoro spaventano i giovani italiani. E’ quanto emerge dai risultati del questionario del V Ciclo di Dialogo Strutturato inviati dal National Working Group, all’interno del quale collaborano anche il Forum Nazionale Giovani e l’Agenzia Nazionale Giovani, alla Commissione Europea.

Il ciclo di lavoro, durato 18 mesi, che prevede la consultazione dei giovani e delle organizzazioni giovanili ed il dialogo con i decision maker, quest’anno ha avuto ad oggetto il tema dell’”Enabling all young people to engage in a diverse, connected and inclusive Europe. Ready for life, ready for society”.

Il report della consultazione, al centro del dibattito della conferenza che si sta svolgendo in questi giorni  a Kosice, in Slovacchia, evidenzia che il 36,6% dei giovani che hanno risposto al questionario in 6 domande, sono preoccupati dalle difficoltà e dai cambiamenti legati al mondo del lavoro: la precarietà, la disoccupazione e, più in generale la crisi economico-sociale- politica che investe non solo il nostro Paese, ma l’Europa tutta. Per il 12,6% la preoccupazione cresce a causa della difficoltà ad affrontare questi cambiamenti e della loro repentinità.

Nell’ottica di costruire un’Europa diversa, connessa e inclusiva, obiettivo individuato dal Consiglio dei Ministri della Gioventù dell’Ue, rilevanti sono i dati emersi secondo cui il 40,57% dei giovani italiani afferma di sentirsi parte di “qualcosa” attraverso la partecipazione alla vita civica e sociale e alla comunità; il 29,06% ritiene che siano cultura, storia, tradizioni, usi e  radici comuni i volani per il rafforzamento del senso di appartenenza; per il 19,43% dei giovani, invece, l’appartenenza è data dalla condivisione di principi, ideali e valori.

Interessante il ruolo attribuito dagli intervistati alle competenze linguistiche, comunicative, giuridiche, professionali, informatiche, economiche, psicologiche e statistiche che, per il 24, 34%, sono di aiuto in situazioni difficili e facilitano l’affermazione del potenziale dei giovani.

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