M5S Venosa: il bando della vergogna, si rischia solamente la guerra tra “poveri”

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Sono mesi che denunciamo la grave situazione dei terreni demaniali di Notarchirico e di Messere i cui contratti sono ormai scaduti nel mese di luglio scorso.  Doveva essere una delle priorità della nuova Giunta all’indomani delle elezioni del maggio 2014 proprio per l’importanza che il settore agricolo riveste per la città di Venosa, invece la lotta di poltrone e i litigi all’interno della maggioranza hanno mandato nel dimenticatoio questo grosso problema che coinvolge numerosi cittadini.

Dopo aver perso tempo inutilmente, presi dalla fretta di trovare una soluzione, ma soprattutto interessati solamente a far cassa, ecco che l’amministrazione comunale imbocca la via peggiore chiudendosi a riccio su una posizione incomprensibile ed inaccettabile.

Una chiusura totale verso il mondo agricolo e verso i diretti interessati che non è di certo inosservata a chi ha avuto modo di leggere le lettere aperte che in questi mesi sono state inviate al Sindaco di Venosa o ha avuto modo di parlare con gli agricoltori.

Un mondo agricolo oggi in subbuglio per un bando che rappresenta l’atto finale di una commedia tutta venosina.

Un bando scritto in fretta e furia, un bando pieno di imprecisioni, di errori, poco chiaro. Ecco perché dopo le numerose osservazioni presentate ecco arrivare la prima, poi la seconda, e finanche la terza rettifica nella speranza di aggiustare il tiro. Ma quel tiro continua ad essere storto e non sono bastate le precisazioni a migliorarlo, anzi. Se proprio dobbiamo dirla tutta, oggi dopo aver letto il bando e le sue integrazioni rimaniamo convinti sempre di più che si tratta di un enorme pasticcio che non farà altro che scatenare “la guerra tra poveri” mentre magari qualcuno alle spalle di tutti già se la ride.

La situazione è molto grave e il malcontento per quello che sta accadendo da mesi in questo comune è più che giustificato. In altri tempi gli agricoltori sarebbero scesi in strada con i forconi per rivendicare maggiore rispetto e maggiore attenzione, oggi si è preferito portare avanti una linea differente che rispettiamo, ma che riteniamo dannosa per gli interessi di chi vive grazie ad un pezzetto di terra, degli interessi di chi da anni coltiva con grande fatica la terra, di chi, magari giovane, vede sfumare una possibilità di investimento per il suo futuro.

Noi continuiamo a sostenere che quanto accaduto è gravissimo e che gli agricoltori di Venosa meritavano ben altra attenzione e rispetto, continuiamo a pensare che la politica debba saper dialogare, ascoltare, collaborare con chi si occupa dei problemi in prima persona, e non chiudersi a riccio e arroccarsi sulle posizioni di questo o quel dirigente, di questo o quel pseudo esperto e/o tuttologo.

Così non è stato e oggi a pagarne le conseguenze sono gli agricoltori venosini.

Movimento 5 Stelle Venosa 

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