ANCHE A POTENZA SI AFFERMA IL MODELLO DI “RISTO WEB”

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L’informazione sul ristorante da scegliere e persino la foto del piatto o del menù passano sempre di più dal web. E ‘ quanto emerge da un’analisi di una ricerca (TradeLab) che conferma la tendenza in forte crescita anche da noi tra i consumatori. Lo studio mette in evidenza che il 61,5% degli intervistati ricorre principalmente al web per avere informazioni sui locali e le notizie più ricercate in primo luogo sono il livello dei prezzi (69% del campione) seguito dai commenti di altri consumatori (60,3%) e dal tipo di cucina e di offerta (59,9%). Le fonti più utilizzate, in questo caso, sono il sito istituzionale (62,5%), a seguire Tripadvisor (62,3%) che distanzia di molto Facebook, fermo al 33,3% delle preferenze. Inoltre 1 intervistato su 4 pubblica immagini o video della sua esperienza nel locale, una pratica diffusa tra i Millennials (35,2%) e quasi ignorata dai Baby boomers (8,9%) che utilizzano maggiormente Facebook  (74,2%), seguita da Tripadvisor 35,5% e Instagram 17,5%. I clienti viene spiegato ancora-  sono comunque più propensi a pubblicare commenti positivi, lo dichiara il 61% del campione, solo in 2 casi su 10 gli intervistati dichiarano di scrivere recensioni negative.  I Millennials invece sono l’eccezione, ovvero  osano di più e confermano la tendenza a rilasciare valutazioni critiche più frequentemente rispetto alle fasce d’età più adulte.

Come per il turismo, la prenotazione via desktop e mobile del piatto o del menù completo da consumare a casa – riferiscono Antonio e Alfonso ristoratori di Black Pepper che da mesi utilizzano il web  al servizio della clientela – sta diventando un’abitudine di consumo specie nell’ambito della ristorazione. Noi entro le ore 12 forniamo il menù del giorno dando la possibilità di prenotarlo a qualsiasi ora e verifichiamo che un buon numero di clienti arrivano al tavolo già con le idee chiare.

Lo chef Roberto si occupa invece di dare un tocco di curiosità ai piatti proposti. In pratica – spiega – diamo l’indicazione completa su cosa contiene il cibo che proponiamo senza svelare l’effetto finale perché almeno il gusto e il sapore non si trasmettono via web.

Sempre dalla ricerca emerge inoltre,  che la valutazione di un locale dipende anche molto da fattori umani quali l’accoglienza, il sorriso e la gentilezza del personale (45,3% degli intervistati), soprattutto da parte dei Baby boomers (53,9%). Tutti elementi che suggeriscono ai gestori l’importanza di investire sul personale del locale. A seguire la mise en place (13,4%) e lo stile dell’arredamento (9,3%). Tutti fattori che poi determinano i commenti sui social, dove si colloca sempre al primo posto l’accoglienza (8 su scala 1- 10).

Ed anche questi sono fattori che nel caso di Black Pepper hanno una giusta rilevanza con la squadra di camerieri che accoglie l’ospite, non risparmia consigli e costruisce un rapporto di familiarità.
Infine il  fenomeno che gli esperti chiamano “foodporn”, tradotto è la propensione quasi ossessiva di fotografare tutto ciò che stiamo per assaporare: piatto in tavola e smartphone in mano. Un’abitudine per i più giovani. Per avere idea delle dimensioni del fenomeno, è sufficiente fare una ricerca su Instagram, piattaforma privilegiata quando si parla d’intrattenimento culinario. Con la parola chiave #foodporn vengono fuori 70,3 milioni di risultati.

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