FERROVIE AL SUD: GENTILE (CONFARTIGIANATO), PIU’ SICUREZZA, PIU’  “ATTRAZIONE”

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“Le parole fortrosa gentile, vice pres. confartigianatoi di Monsignor Luigi Mansi, vescovo di Andria, davanti al presidente Sergio Mattarella, nell’omelia ai funerali per le vittime dell’incidente ferroviario – “terre del Sud ancora periferie dell’Italia” – non colpiscono solo la coscienza dei credenti ma sono le più efficaci a definire una situazione che come Confartigianato denunciamo tutti i giorni, ultimo quello della nostra recente Assemblea nazionale:  servono azioni nel trasporto ferroviario, come nella portualità, nell’intermodalità e nelle piattaforme logistiche sia per garantire sicurezza ai cittadini che per potenziare l’accessibilità del Sud dall’esterno e per favorire la mobilità interna integrando a sistema le reti di trasporto meridionali”. E’ quanto sottolinea Rosa Gentile, vice presidente nazionale Confartigianato con delega al Mezzogiorno. “L’Agenzia per la Coesione Territoriale, presentando in Parlamento i conti pubblici territoriali – riferisce –  ha  rilevato la caduta tra il 2011 e il 2014 degli investimenti pubblici delle Ferrovie dello Stato al Sud del 34% e contestualmente una netta concentrazione di progetti e programmi di spesa nel Centro-Nord.  Abbiamo assistito per troppi anni, con governi differenti, a progetti di avanguardia nel Nord – vale per tutti l’alta velocità ferroviaria che consente di collegare Milano a Roma in 2 ore e 45 minuti –  mentre, insieme alle migliaia di km di linee ferrate a binario unico al Sud, 70% dei casi, da Roma per arrivare in treno a Reggio Calabria ci vogliono almeno 6 ore. La dorsale ferroviaria Salerno-Reggio Calabria costa 504 milioni: al 31 dicembre sono stati spesi solo 207 milioni, ne servono altri 296. E per collegare Matera, capitale Europea della Cultura 2019, ai servizi ferroviari nazionali, si continua a discutere dopo aver sprecato risorse ingenti. Dunque non c’è solo un problema di sicurezza perchè senza adeguate politiche di investimento in infrastrutture di trasporto, il Sud è scarsamente attrattivo per nuove localizzazioni industriali e di pmi e d’estate non incoraggia certamente i turisti come invece le grandi potenzialità di risorse naturalistiche, ambientali, storico-culturali, di salute e benessere meritano”.

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