Domenico Dell’Osso al Lido Onda Libera

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Venerdì 15 Luglio 2016 (ore 21:00)

presso Il Lido Onda Libera di Scanzano Jonico (MT)

 

L’artista Domenico Dell’Osso per il
BasilicataCinema Summer Festival e
Libera Scanzano.

A Scanzano Jonico in provincia di Matera c’è un lido sequestrato alla criminalità organizzata che è gestito ora da una cooperativa di giovani. Il Lido Onda Libera, diventato emblema della legalità in Basilicata, sarà quest’anno la sede del “BasilicataCinema Summer Festival”. Fra sabbia e mare, 8 serate di grande cinema d’Autore, party e musica Blues, a partire da Venerdi 15 Luglio e poi ogni giovedi.
Ad aprire la rassegna  venerdì dalle ore 21,00, l’anteprima del documentario Cinema & Blues di Armando Lostaglio, prodotto dal CineClub “Vittorio De Sica” – Cinit insieme a Vibrazioni Lucane di Pino Di Lucchio che ne ha curato il montaggio. A seguire, dopo la proiezione, il gruppo Blue Cat Blues terrà un concerto. Durante la serata, in questo clima blues, tra cinema e musica, anche l’arte di Domenico Dell’Osso entra in scena per intonare un inno alla libertà contro la mafia sul lido di Onda Libera a Scansano Ionico. Statuette realizzate dal capostipite del pop surrealismo in Italia e dipinte a mano da giovani ragazzi del liceo artistico “Carlo Levi” di Matera coroneranno il momento cerimoniale della consegna del premio al miglior lungometraggio della prima edizione di Basilicata Cinema all’interno del Summer Film Festival 2016. Ad honorem, in un gesto di riconoscimento e ringraziamento al lavoro svolto dall’associazione Libera per la lotta alle mafie nella promozione della legalità e della giustizia sul territorio nazionale, la consegna di una seconda statuetta di Domenico Dell’Osso. “La mafia si combatte con la cultura”, sostiene l’artista. “Ho già collaborato con Libera negli anni precedenti, sostenendo l’associazione con la vendita all’asta di una stampa della copertina del disco “Museica” di Caparezza, tratta da una serie limitata. Guardo con attenzione al loro lavoro, al loro impegno, alla loro forza. Noi che ci esponiamo in prima persona nel campo della cultura abbiamo un ruolo importantissimo: siamo guida e divulgatori di un messaggio che ha in sé la potenza di far riflettere chi lo ascolta e talvolta di spingere al cambiamento di un sistema”. Molto significativo in questo senso è la posa che l’omino distintivo dei quadri di Dell’Osso assume anche in forma tridimensionale. Gobbo, rannicchiato su se stesso si copre gli occhi disperato. Le mani che porta in volto sono pulite, le sue, non macchiate di sangue né odoranti dello sporco di soldi riciclati; ma quegli occhi hanno visto e portano nello sguardo il dolore di mali che non hanno commesso. La disperazione, la rabbia e la sofferenza sono i sentimenti che precedono la ribalta e la reazione. La conoscenza è un atto doloroso che lacera i portatori di verità perché travolti così dal dovere di svelarla a chi non sa o non vuole vedere. La metafisica di de Chirico nasce proprio di qui, la filosofia di Schopenhauer ruota intorno a questa rivelazione. Il surrealismo in pittura origina da tali riflessioni, il pop surrealismo è la corrente internazionale che anima oggi un nutrito gruppo di artisti, di cui Domenico Dell’Osso ne è primo portavoce. Ma la sofferenza della conoscenza conduce alla rivoluzione: prodotti del suo svelamento sono stati i quadri di de Chirico, le opere filosofiche di  Schopenhauer, la musica blues delle comunità nere d’America, le sculture di Dell’Osso, le iniziative culturali di Libera sui terreni confiscati alla mafia. Piegarsi sul dolore della conoscenza è l’atto che precede la rivoluzione. Per tale ragione l’artista pop surrealista ha deciso che a dipingere le sue statue fossero dei ragazzi. Ha scelto che Michele Melodia, 18 anni, e Michela Rondinone, 17, del liceo artistico “Carlo Levi” di Matera prendessero coscienza che l’arte ha un ruolo all’interno della società, che è veicolo di un messaggio, che è trasmissione di verità universali pur se nate da dolori individuali. Ai giovani il compito di portare la rivoluzione nei colori della gioia che appartiene alla loro età, ma che è cosciente e manifesta nello svelamento della verità la libertà propria ed una più grande, collettiva, universale.

DOMENICO DELL’OSSO | BIOGRAFIA BREVE

vince premio Zuanazzi, vince Premio Arte Mondadori, viene selezionato per Open a Venezia, vince Premio Celeste, finalista Premio Dalla Zorza, finalista Premio Terna, espone in piazza del Campidoglio piazza Colonna e piazza Minerva Roma con grandi proiezioni luminose a cura dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, Costa Crociere acquista le Opere per l’interior design della nave Costa Deliziosa, finalista Premio Combat, finalista Premio Arte Laguna, espone a Venezia all’Arsenale, viene definito capostipite dei pop surrealisti italiani, finalista Premio CERES, espone al Lanificio Factory Roma, MAMBO Bologna, CENTRO PECCI Prato, MADRE Napoli, espone alla BIENNALE DI VENEZIA PADIGLIONE ITALIA, espone allo Spazio Oberdan e Teatro dal Verme Milano, realizza la copertina dell’album di Caparezza, Benetton inserisce le Opere nella sua collezione privata, espone alla Fondazione Luciana Matalon Milano, Amnesty International mette in vendita una sua stampa, ABI Associazione Bancaria Italiana acquista una sua opera, espone al Centro Congressi Roma Eventi Piazza di Spagna ROMA, espone alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Torino

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