Fallimenti, subentri, contenziosi e “marciume diffuso”: i lavori sulla Bradanica si fermano ancora.

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La maledizione sui trasporti e le infrastrutture lucane continua: a pochi chilometri dal traguardo, per l’ennesima volta, si sono fermano i lavori del I° Tronco – I° lotto della strada statale “Bradanica”, proprio alle porte della Città dei Sassi. Siamo davanti all’ennesima storia fatta di imprese fallite, subentri e contenziosi, tutti ingredienti che non mancano mai nelle dinamiche arrugginite e fallimentari che caratterizzano i lavori pubblici. A pagarne le conseguenze sono sempre e solo i cittadini: agli operai che rimarranno a casa si aggiunge l’ennesimo ritardo nel completamento di un asse strategico e importantissimo per il territorio lucano e non solo. La Aleandri, subentrata all’associazione temporanea di imprese aggiudicataria dell’appalto nel lontano 2010, avrebbe fatto sapere di aver concluso la parte dei lavori che le spettavano da contratto. Nessuna notizia certa su chi dovrà farsi carico della parte restante dei lavori quindi, nessuna certezza per i lavoratori impeganti sul cantiere. Sono queste le ragioni che hanno portato le sigle sindacali allo sciopero e al blocco dei lavori. A questa situazione si aggiunge il contenzioso in atto tra Aleandri e ANAS: Aleandri si rifiuta di pagare una penale di 4,9 milioni di euro ereditata al momento del subentro e ne chiede 130 ad ANAS per una serie di lavori mai corrisposti. Una matassa difficile da sbrogliare, ma che merita una soluzione immediata che di sicuro non può arrivare attraverso annunci sterili come quelli lanciati nei giorni scorsi dal Sindaco di Melfi. Noi vogliamo che sia la Regione a dire cosa si intende fare per portare finalmente a compimento dei lavori che dovevano essere ultimati già da anni. Questo asse viario è importante non solo per l’appuntamento di Matera 2019, ma per tutti i comuni che su quella strada si affacciano e che la considerano un importante aggancio alla rete autostradale nazionale. Purtroppo per i cittadini, gli attori istituzionali di questa vicenda non sembrano avere la giusta autorevolezza per risolvere in breve tempo la questione: Pittella è impantanato in una sanguinosa guerra di partito che ha portato alle dimissioni dei tre Assessori ‘tecnici’ (Braia è saldamente incollato alla poltrona); sull’ANAS pesa l’inchiesta “Dama nera” che qualche mese fa ha scoperchiato il “marciume diffuso” per l’assegnazione degli appalti all’interno dell’ente e nella quale compare il nome della ditta Astaldi, la quale sarebbe coinvolta in un giro di mazzette che collegato agli stessi appalti della Bradanica.



Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio

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