Comitato: La Nuova Dialisi a Tinchi è Pubblica in partnership con il privato. A fine anno sarà operativa

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A distanza di sei anni dall’inizio della protesta, anche questa estate la lotta a Tinchi si preannuncia carica di battaglie. In merito alla realizzazione del nuovo reparto Dialisi, a seguito dei lavori iniziati il 18 aprile, onde evitare ancora una volta possibili strumentalizzazioni o polemiche, anche sui vari problemi tecnici riscontrati, sullo stato di avanzamento dei lavori, la Spindial-Dialpoint ha spiegato che saranno rispettati i tempi previsti dal cronoprogramma (operativa entro 400 giorni dalla sottoscrizione del contratto di appalto), mediante finanza di progetto: in essa sono incluse tutte le prestazioni inerenti lavori, servizi e forniture, con il personale medico, tecnico-sanitario ed infermieristico rigorosamente pubblico, dipendente della ASM, non privato. Gli stessi rappresentanti della società aggiudicatrice hanno confermato inoltre che entro la fine di Luglio la parte strutturale del centro dialisi di Tinchi sarà terminata ed entro la fine dell’anno sarà operativa. La nuova dialisi a Tinchi si realizzerà, secondo gli impegni presi dalla Regione Basilicata e dall’ASM, come fortemente voluto dal Sindaco di Pisticci Dr. Vito Anio Di Trani e dal Comitato di difesa dell’Ospedale di Tinchi che, da anni e con caparbietà, ha difeso e continua a difendere senza soluzione di continuità la struttura ospedaliera pisticcese. Il comitato, dunque, è particolarmente attento a queste soluzioni maturando la decisione di evitare né prendere parte a sterili e inutili polemiche alimentate negli ultimi tempi. Secondo alcuni, il trasferimento del servizio altrove, sarebbe necessario a causa dell’assenza di sicurezza per i pazienti, ad esempio, l’assenza della rianimazione e dell’Utic. Sappiamo da tempo che per la dialisi non necessita né dell’una, né dell’altra cosa: si potrebbe fare anche a casa non solo con la tecnica peritoneale, ma anche con una innovativa tecnica di emodialisi domiciliare, che l’ATI Spindial ha reso disponibilie al nuovo centro dialisi di Tinchi, e quindi, per i cronici, come i pazienti di Tinchi, non c’è bisogno della Rianimazione. Questione spesso citata da rappresentanti di Comuni viciniori interessati al trasferimento con l’apertura di altri centri dialisi privati nel Metapontino, o nello stesso Ospedale di Policoro, (che probabilmente saranno istituiti 7-8 posti letto per i cronici in caso di rianimazione), dando corso, così, a deprecabili fenomeni di campanilismo che mal si conciliano con le esigenze dei pazienti. I quali, va ricordato e precisato, che in maggioranza, a Tinchi si sono opposti all’ipotesi del trasferimento nella città jonica rifiutando di sottoscrivere a una petizione per ben due volte. L’attuale dialisi non deve spostarsi né a Matera (prima ipotesi paventata) né, appunto a Policoro: il timore comune di pazienti, amministratori e aderenti del comitato, un reparto che funziona, anche bene, nel quale i pazienti hanno sempre sostenuto non solo di ricevere le cure necessarie, ma anche di riceverle in assoluta sicurezza e con un surplus di umanità che tutto il personale ha sempre saputo dare loro. L’offerta sanitaria del reparto, le prestazioni che il nuovo reparto di dialisi dell’ospedale di Tinchi, quando sarà terminato, potrà garantire ai pazienti dializzati i seguenti trattamenti: emodialisi in bicarbonato e membrane molto biocompatibili; altra emodiafiltrazione — emodiafiltrazione; anamnesi e valutazione complessive: stesura del piano di emodialisi o di dialisi peritoneale; visita nefrologica di controllo per i pazienti dializzati; valutazione del ricircolo di fistola artero-venosa; valutazione della composizione corporea mediante Bia; emogas arteriosa sistemica; irrigazione di catetere vascolare; infusione di sostanze ormonali; medicazione di catetere venoso centrale. Tutto questo si legge sul sito ed.europa.eu, in pratica il supplemento alla Gazzetta Ufficiale Europea, dove è stato pubblicato online l’avviso di aggiudicazione dell’appalto, gratuitamente scaricabile. Allo stesso indirizzo sono disponibili anche tutti i riferimenti sul bando di gara. Chiediamo che tutto proceda come stabilito dall’Azienda Sanitaria e dalla Regione Basilicata, in ogni caso si faccia fronte comune, perché questo è un bellissimo esempio del pubblico che fa squadra con il privato, rimanendo un servizio pubblico, e che smentisce i luoghi comuni, dimostrando chi è interessato più ai fatti, e chi alle parole.

Comitato Difesa Ospedale di Tinchi

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