ASSOCIAZIONE LUCANI NEI BALCANI: ORGOGLIO PER SUCCESSO AGLIANICO

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Il prestigioso riconoscimento ottenuto a Bucarest dall’Aglianico del Vulture “Il Nibbio Grigio 2011” delle Cantine Di Palma che ha conquistato la Medaglia d’argento all’International Wine Contest Bucharest in Romania, competendo con vini provenienti da tutto il mondo, è motivo di orgoglio per l’Associazione Regionale dei Lucani nel Mondo ‘’ Asociatia Lucani nei Balcani’’ che da anni promuove l’aglianico del Vulture sui mercati dei Paesi Balcanici. E’ quanto sostiene Giovanni Baldantoni presidente dell’Associazione e fondatore di Palazzo Italia a Bucarest dove è allestita una vetrina permanente dei vini e dei prodotti lucani di qualità ed è aperto il ristorante Origini Lucane con i migliori piatti della gastronomia regionale. I consumatori dei Paesi Balcani – sottolinea – sono sempre più competenti e preparati in tecniche viticole ed enologiche, sanno apprezzare le produzioni di vino Italiano, ma anche la cucina, l’arte, la modo e la creatività del made in Italy. Sono di numero crescente gli Alberghi, Ristoranti, Wine Bar, Enoteche, ecc, che con gran stile aprono i battenti in questi nuovi scenari del vino di questa parte dell’Europa. Questo mercato ha sete dello stile del vino Italiano. Il Made in Italy gode di un’immagine di altissima qualità, ma – evidenzia il Presidente dell’Associazione – i prezzi dei prodotti italiani sono ancora elevati per il reddito del consumatore medio romeno. Nicchie di mercato sono rappresentate dai ristoranti italiani (in costante aumento), dalla comunità italiana e da una fascia di acquirenti locali con maggiore potere di acquisto (calcolabile intorno all’8-10%, su una popolazione totale di 19,04 milioni di abitanti), concentrata nei maggiori centri urbani. I prodotti di largo consumo (pasta, riso, caffè, olio di oliva, prodotti ortofrutticoli, conserve vegetali, ecc.) hanno una ampia diffusione presso le catene della GDO, mentre i prodotti tipici italiani (tra cui l’olio d’oliva ed i vini tipici, regionali, ecc.) trovano un discreto spazio soprattutto nei ristoranti con cucina italiana. ll prodotto più esportato – evidenzia ancora Baldantoni – continua ad essere il vino che ha fatto segnare il record storico con un valore delle vendite che raggiunge per la prima volta i 5 miliardi di euro per effetto di un aumento del 9% degli acquisti oltre confine. Ci sono pertanto tutte le condizioni per accrescere la presenza dell’aglianico ma anche di altri vini lucani nei mercati rumeno e degli altri Paesi dei Balcani. Quello che manca è un rapporto più efficace tra produttori, aziende vinicole, consorzi e la nostra Associazione. Per noi promuovere il Made in Italy e’ un lavoro o passione. Prima di tutto una grande passione a sostegno dell’Italianita’ ‘’ originale’’, diviene poi senza dubbio un impegno costante e continuativo poiche’ ‘’Made in Italy’’, essendo un marchio inimitabile,un brand unico al mondo, va sostenuto e promosso in tanti settori .

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