LAB Agenzia del Lavoro e dell’Apprendimento Basilicata.

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“Una pseudo riforma che si limita a cristallizzare l’esistente e a garantire rendite di posizione del tutto inadeguate piuttosto che contribuire a risollevare la condizione di quanti, neet e disoccupati, sono quotidianamente alle prese con il problema della mancanza del lavoro”. E’ il commento espresso dal Presidente del Gruppo Consiliare Forza Italia di Basilicata Michele Napoli nella conferenza stampa tenutasi oggi presso il Palazzo della Giunta Regionale con riferimento all’approvazione del Disegno di Legge istitutivo dell’Agenzia del Lavoro e dell’Apprendimento permanente della Basilicata.
Nonostante i dati ISTAT registrino come l’88,9% delle persone che sono alla ricerca del lavoro si rivolgano ad amici, parenti e conoscenti piuttosto che ai centri per l’impiego, ha precisato Napoli, la Giunta regionale con l’Agenzia LAB si limita ad offrire un “paracadute” alla platea degli ex dipendenti della Provincia, oltre che a quelli di Ageforma e Apofil, consentendo loro di transitare nell’Agenzia LAB e prevedendo che, in caso di soppressione della Stessa, sarà loro garantito il transito nel ruolo ordinario regionale. Nessuna considerazione da parte del governo regionale delle esigenze dei giovani lucani, ha incalzato Napoli, dal momento che nel disegno di legge istitutivo dell’Agenzia LAB non vengono indicati i target che questa struttura dovrebbe raggiungere in termini di abbattimento della disoccupazione giovanile o di riduzione dell’incidenza dei neet sul nostro territorio. Un lusso che non si può permettere una regione, la Basilicata, nella quale il tasso di disoccupazione giovanile è del 46,7%, il triplo rispetto al tasso di disoccupazione generale( 14,3%).
Diametralmente opposta la prospettiva espressa in Conferenza Stampa dall’esponente azzurro: “valorizzare le persone in cerca di occupazione piuttosto che limitarsi a garantire il servizio per l’impiego”. Nella sostanza, ha spiegato Napoli, “ attribuire a ciascun disoccupato o neet un voucher, o meglio una dote, che potrà essere speso all’interno di una platea di soggetti pubblici e privati accreditati a fornire servizi per l’impiego, realizzando così, di fatto, una sana competizione tra strutture pubbliche e private e consentendo al titolare della dote di scegliere l’ente in grado di fornire i servizi migliori. Esattamente quello che è stato realizzato in Lombardia con il Programma “ Dote Unica Lavoro” e che era stato progettato da Marco Biagi 15 anni fa con quella riforma del mercato del lavoro che ancora oggi subisce gli strali di una parte della sinistra e delle associazioni sindacali. Evidentemente, ha concluso Napoli, “ il flop di Garanzia Giovani, che è sotto gli occhi di tutti, oltre che recentissimo, non è servito a far comprendere alla Giunta Regionale come il mercato del lavoro sia negli ultimi 10 anni cambiato profondamente e rispetto alla condizione di quanti, negli anni scorsi, trovavano un lavoro e potevano mantenerlo per lungo tempo, sino alla pensione, oggi si cambia lavoro molto rapidamente, spesso si alternano periodi di lavoro ad altri di inattività e di conseguenza si chiede ai centri per l’impiego una attività costante di aggiornamento e di adeguamento delle competenze e delle capacità che agevolino l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. “una attività che l’Agenzia Lab, fotocopia dei centri per l’impiego, non sarà in grado di svolgere, precludendo così le prospettive di sviluppo economico e sociale del nostro territorio”.

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