HO INCONTRATO GLI ANGELI AL SAN CARLO. HANNO SALVATO MIA MADRE

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Una lettera dalla Puglia. La scrive la figlia di una paziente, arrivata in pericolo di vita al San Carlo per una disserzione dell’aorta, per ringraziare i medici che l’hanno salvata e amorevolmente curata: il cardiochirurgo Galatti, il cardioanestesista Paternoster. Fino a qualche giorno fa, quando sentivo parlare degli angeli, immediatamente, ma anche con un certo scetticismo, andavo con la mente a quelle eteree ed invisibili creature alate che da lontano vigilano sulla vita degli uomini, li accompagnano nelle loro azioni quotidiane, intervenendo in loro aiuto nelle situazioni di necessità e bisogno. Ora invece sono certa che gli Angeli esistono per davvero e sono qui, sulla Terra, con un proprio volto e un proprio nome, pronti a prodigarsi in favore del prossimo per lenire, nei limiti delle loro possibilità, le sofferenze dell’umanità. Io, infatti, ho avuto la Grazia di incontrarli in una fredda e buia notte di gennaio quando mia madre D. M., colpita all’improvviso da dissezione dell’aorta è stata trasportata d’urgenza presso il centro di cardiochirurgia dell’Ospedale regionale San Carlo di Potenza, dove è stata immediatamente sottoposta a un difficile e delicato intervento. Si trattava di un caso disperato … La morte sarebbe potuta sopraggiungere da un momento all’altro e l’esito dell’operazione era quanto mai incerto e compromesso. Ma Dio, nella sua infinita misericordia, ha guidato la mano di quegli uomini, ai quali voglio dare l’appellativo, appunto, di “Angeli custodi” che da quel momento, si sono presi cura di mia madre e, senza lasciarla mai un attimo, le hanno consentito di riaprire gli occhi sul mondo. Voglio pertanto esprimere la mia più sincera gratitudine a tutta l’equipe del reparto di Cardiochirurgia, in particolare al dottor Matteo Galatti, che ha operato mia madre, e al dottor Gianluca Paternoster della Terapia intensiva di Cardiochirurgia, per la professionalità, l’attenzione e le premure che hanno rivolto non solo a mia madre ma anche a noi, parenti prossimi, verso i quali si sono mostrati sempre professionali, disponibili, gentili ma soprattutto sensibili. Grazie veramente di cuore perché anche nei momenti più bui, quando tutto sembrava compromesso, non ci hanno mai lasciato nella disperazione permettendoci di vedere spiragli di luce, quella luce che ora è tornata a illuminare la vita di mia madre e di tutti i suoi cari.

Lettera firmata

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